Nuovo Opificio Calibratura.

Descrizione Progetto

Il progetto è finalizzato a trovare una sede adeguata al “Archivio Ceramica Vaccari”, logica conclusione del percorso da anni avviato dall’Amministrazione Comunale di Santo Stefano di Magra di recupero e catalogazione del materiale cartaceo di interesse storico e delle strumentazioni antiche ancora abbandonate nella fabbrica.

L’edificio, realizzato negli anni che vanno dal 1927 al 1932, si presenta come uno degli edifici di maggior pregio compresi nell’area Vaccari in termini di architettura industriale per la cura delle facciate, sia nell’uso attento del mattone sia nei particolari di modanature, gronde e delle architravature delle aperture finestrate, nonché per la presenza in facciata
di mosaici di ceramica, testimonianza di una produzione che rese famosa ampiamente oltre i confini comunali la produzione delle stesse da parte della Fabbrica Vaccari.
L’obiettivo del progetto è la realizzazione di uno spazio polifunzionale che accolga in se sia le funzioni principali di archivio e di percorso espositivo sia attività collaterali a carattere artistico e culturale o di pubblico spettacolo, divenendo motore per la vita stessa non solo del percorso museale relativo alla storia della Fabbrica Vaccari ma per l’intera area.

Il progetto di risanamento conservativo sarà relativo soprattutto all’aspetto esteriore, verranno ridotte al minimo le modifiche necessarie a rendere l’edificio compatibile con le nuove funzioni, ai fini del rispetto delle normative di sicurezza, in accordo con le Sovrintendenze competenti.
All’interno dell’edificio verranno invece realizzati nuovi volumi e spazi, del tutto indipendenti dalle strutture esistenti, che ospiteranno l’archivio, le nuove attività di servizio (biglietteria, bagni pubblici, volumi accessori per iniziative culturali, ecc…), nonché un percorso espositivo, attraverso il quale, anche con l’uso di postazioni video, sarà possibile prendere coscienza della storia della Ceramica Vaccari.

I nuovi volumi sono stati pensati e progettati al fine di individuare all’interno dell’edificio due aree fisicamente separate, ma in continuità: una destinata all’archivio storico, a volumi accessori e servizi e una seconda, di circa 700 mq, che oltre ad accogliere la continuazione del percorso espositivo, pensato distribuito in elementi mobili che riprenderanno nei materiali e nell’architettura i volumi d’accesso, avrà funzione di spazio polifunzionale e potrà accogliere attività di vario genere, da sala conferenze a mostre, fino al pubblico spettacolo.
La sala polifunzionale sarà dotata dei servizi necessari alle funzioni future, con possibilità di un palco fisso della profondità di circa 6 metri, estendibile fino a 12 metri utili di profondità, con retroplaco di circa 4 metri e una platea da 280 posti a sedere.

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